venerdì 15 febbraio 2013

Padre Lombardi: i richiami del Papa nell’omelia per la Messa delle Ceneri sono di portata molto ampia, che ognuno può riferire a se stesso, sul modo in cui fa unione o disunione, anche nel modo in cui scrive

“Tensioni”, “lotte”, “contrapposizioni”: un modo “abituale”, per i media, di descrivere e raccontare la Chiesa, ma che “nella maggior parte dei casi va molto al di là” della situazione reale, “a volte con scadimenti di tono, anche nel modo di parlare”. Nel briefing di oggi, padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha esortato i giornalisti a tener presente le parole sul “Concilio dei padri” e sul “Concilio dei media” usate dal Papa nel suo ultimo saluto, di ieri, al clero romano. “Teniamo la sede vacante e il conclave vicino alla realtà del modo in cui la Chiesa li vive effettivamente”, l’esortazione del portavoce vaticano, che ha dato una sua valutazione sulle modalità scelte da alcuni media in questi giorni per raccontare tutto ciò che ha fatto seguito alla rinuncia del Papa al ministero di successore di Pietro. “Esistono lotte, tensioni, correnti, tra i cardinali? Come si esprimono dentro la Chiesa? Qual è il modo giusto per raccontarle?”. Sono alcune domande che sono state rivolte a padre Lombardi, nel briefing di oggi. “In ogni istituzione, in ogni realtà - la risposta del portavoce vaticano - c’è anche la dinamica. Essa può portare a una differenza di opinioni che, se è una differenza ben condotta, può condurre a passi avanti per l’interlocutore”. “Se tutti pensiamo la stessa cosa, non c’è nessun passo avanti in ogni discussione”, ha fatto notare padre Lombardi, secondo il quale “la differenza di opinione fa parte della normale dinamica di una comunità”. “Naturalmente - ha precisato il portavoce vaticano - ci sono dei limiti che rendono le differenze costruttive, ed altri che le rendono negative”, cioè rendono le differenze “espressione di mancanza di amore” e danno luogo a “diverse forme di negatività o di peccato”. Ma “capire e rispettare la natura delle differenziazioni” fa parte della “normale dinamica del confronto tra diversi”. I media, a volte, hanno invece la tendenza a “caricare le differenze e a farle passare per lotte, per battaglie”. Di nuovo il rimando alla “lectio magistralis”, a braccio, tenuta ieri dal Papa: “C’è un modo di descrivere la dinamica della vita della Chiesa come una dinamica, a volte, anche intensa di confronto per trovare insieme il cammino comune - ha osservato padre Lombardi -; e c’è invece una descrizione che mira a squalificare l’altra parte, attribuendole intenzioni che non ha minimamente, e che vogliono invece contribuire al miglior risultato comune”. I richiami contenuti nell’omelia del Papa per la Messa delle Ceneri, ha detto il portavoce vaticano rispondendo alle domande dei giornalisti, “sono di portata molto ampia, che ognuno può riferire a se stesso, sul modo in cui fa unione o disunione, anche nel modo in cui scrive”. In conclusione, quindi, per il portavoce vaticano presunte “lotte” interne alla Curia “non sembrano rispondere alla realtà”, e sono da ricondursi invece “a differenze che per la massima parte rientrano in una dinamica normale della realtà”.

SIR