giovedì 28 febbraio 2013

Mons. Semeraro: prima di ritirarsi 'nel servizio della preghiera' e di restare così 'nel recinto di San Pietro', il Papa parlerà a una comunità cristiana che è stata in qualche modo la sua ‘seconda casa’. Che tu sia benedetto!

“Questa sera, prima di ritirarsi ‘nel servizio della preghiera’ e di restare così ‘nel recinto di San Pietro’, il Papa parlerà a una comunità cristiana che è stata in qualche modo la sua ‘seconda casa’. Egli, ogni anno di più, ha gradito risiedervi. ‘Qui trovo tutto: montagna, lago e vedo persino il mare e gente buona. Per questo sono felice di essere qui’, disse il 7 luglio 2011. Per non dimenticarle, Castel Gandolfo ha inciso quelle parole sulla pietra”. Così mons. Marcello Semeraro (foto), vescovo di Albano, in una nota per l'agenzia SIR in occasione dell’ultimo giorno del Pontificato di Benedetto XVI. Il Santo Padre si trasferirà questo pomeriggio nella residenza di Castel Gandolfo, partendo in elicottero dal Vaticano alle ore 17. “Con la cittadina castellana il Papa ha condiviso momenti di preghiera - come annualmente nella solennità dell’Assunta - e di festa. Anche alla Chiesa di Albano si è mostrato affezionato. Penso alle due ore d’incontro con il clero diocesano. Ripeté pure in quella circostanza: ‘La Chiesa è viva!’. Penso al rito solenne di dedicazione del nuovo altare della cattedrale di Albano, il 21 settembre 2008 - prosegue mons. Semeraro -, con l’inaugurazione della cattedra episcopale. Poi tante altre volte ancora. A questa Chiesa di Albano papa Benedetto XVI ha voluto riservare le sue davvero ‘ultime parole’. Anche per questo atto d’amore gli diciamo: ‘Che tu sia benedetto!’”.

SIR
CASTEL GANDOLFO - La sua ''seconda casa''. Il rapporto speciale di Benedetto XVI con questa terra alla cui ''gente buona'' rivolgerà le sue ''ultime parole''

Castel Gandolfo si prepara ad accogliere Benedetto XVI