domenica 24 febbraio 2013

I saluti di Benedetto XVI nelle diverse lingue: vi ringrazio per l’affetto e la condivisione, specialmente nella preghiera, di questo momento particolare per la mia persona e per la Chiesa. In preghiera siamo sempre vicini

“Ringraziamo il Signore per il po’ di sole che ci dona”, ha esortato Benedetto nei saluti in varie lingue, nei quali ha voluto, come la settimana scorsa, ancora ringraziare tutti per la vicinanza in questo momento. In francese ha ringraziato “di tutto cuore” per le preghiere e l’affetto manifestatogli in questi giorni. “Ringrazio ciascuno per le espressioni di gratitudine, affetto e vicinanza nella preghiera che ho ricevuto”, ha affermato in inglese. In tedesco ha ringraziato tutti per “i tanti segni di vicinanza e di affetto, in particolare per la preghiera”. Ringraziamenti anche in spagnolo per “le tante testimonianze di vicinanza e preghiere che gli sono giunte in questi giorni” e in portoghese: “Vi sono grato per la vostra presenza e per tutte le manifestazioni di affetto e solidarietà, in particolare per le preghiere con le quali mi state accompagnando”. Ancora in polacco: “Vi ringrazio del ricordo e della manifestazione di benevolenza che da voi ricevo in questi giorni e in modo particolare per le preghiere”, ha dichiarato. “Il Vangelo di oggi - ha aggiunto - ci conduce sul monte Tabor, dove Cristo ha svelato davanti ai discepoli lo splendore della sua divinità e diede la certezza che attraverso la sofferenza e la croce possiamo raggiungere la risurrezione. Dobbiamo saper scorgere la Sua presenza, la Sua gloria e la Sua divinità nella vita della Chiesa, nella contemplazione e negli eventi di ogni giorno”. Infine, rivolgendosi ai pellegrini di lingua italiana, ha ricordato che “sono presenti numerosi rappresentanti di diocesi, parrocchie, associazioni e movimenti, istituzioni, come pure tanti giovani, anziani e famiglie. Vi ringrazio per l’affetto e la condivisione, specialmente nella preghiera, di questo momento particolare per la mia persona e per la Chiesa. In preghiera siamo sempre vicini”.

SIR