domenica 6 gennaio 2013

Giornata Mondiale della Gioventù 2013. Meno di 200 giorni al grande evento di Rio de Janeiro. La preghiera, l’azione missionaria e l’impegno sociale l'itinerario concreto di preparazione alla GMG

Meno di 200 giorni dalla Giornata Mondiale della Gioventù che a distanza di due anni da quella di Madrid, richiamerà migliaia di giovani in America Latina, a Rio de Janeiro, dal 23 al 28 luglio, esattamente 26 anni dopo l’incontro di Buenos Aires che si tenne nell’aprile 1987. La partecipazione di Benedetto XVI sarà confermata solo all’ultimo momento. Il viaggio intercontinentale è molto lungo e faticoso e Papa Ratzinger deve preservare le forze per compiere un itinerario così impegnativo. Intanto il Papa, nel Messaggio per la GMG del 18 ottobre scorso intitolato “Andate e fate discepoli tutti i popoli!”, affida ai giovani la responsabilità di essere "i primi missionari tra i coetanei", li incita ad avere “il coraggio di partire da se stessi per andare verso gli altri e guidarli all'incontro con Dio”. Ma che cosa vuol dire essere missionari?, si chiede Benedetto XVI: significa anzitutto essere discepoli di Cristo, ascoltare sempre di nuovo l’invito a seguirlo, l’invito a guardare a Lui: “Imparate da me, che sono mite e umile di cuore" (Mt 11,29). Un discepolo, in effetti, è una persona che si pone all’ascolto della Parola di Gesù (cfr Lc 10,39), riconosciuto come il Maestro che ci ha amati fino al dono della vita. Si tratta dunque, per ciascuno di voi, di lasciarsi plasmare ogni giorno dalla Parola di Dio: essa vi renderà amici del Signore Gesù e capaci di far entrare altri giovani in questa amicizia con Lui”. L’itinerario concreto per camminare verso la GMG 2013 è quello che ha chiesto con intensità l’arcivescovo di Rio mons. Orani Joao Tempesta, sintetizzato in tre punti: la preghiera, l’azione missionaria e l’impegno sociale. Non solo Rio però ma tutto il paese carioca sta preparando l’evento. La Giornata Mondiale della Gioventù si terrà a Rio de Janeiro la fine di luglio, ma la città di San Paolo è già pronta ad accogliere almeno 40mila giovani stranieri prima dell’evento. In questa tappa che precederà la GMG, i pellegrini rimarranno nella metropoli brasiliana per almeno cinque giorni, dove parteciperanno alla “Settimana Missionaria”, come racconta Radio Vaticana. L’arcidiocesi di San Paolo, che non comprende tutta la città, accoglierà circa 30 mila giovani stranieri. Le diocesi di Santo Amaro e Campo Limpo, Zona sud della capitale dello Stato di San Paolo, riceveranno insieme altri 7mila pellegrini dall’estero. Comunque sono arrivate molte altre richieste soprattutto dai Paesi latino-americani e quindi si prevede che l'ospitalità sarà allargata a molti altri pellegrini. Per garantire la loro accoglienza, la Chiesa troverà sistemazioni nelle scuole e nei seminari e anche nelle case dei fedeli. Padre José Roberto do Prado, della Pastorale della Gioventù ha spiegato che prima di essere selezionate, le famiglie disponibili saranno valutate per assicurare che siano nelle condizioni di potere ospitare i giovani pellegrini. Molte famiglie dicono che la lingua potrebbe essere un problema, ma il vescovo Tarcisio Scaramussa ha assicurato che “la Chiesa produrrà un vademecum con espressioni di base per poter comunicare”.

Luca Rolandi, Vatican Insider