mercoledì 25 aprile 2012

VII anniversario dell'Elezione di Benedetto XVI. Brandmüller: mite e forte, concentrato sull'essenziale, annunciare il Vangelo in modo convincente

"Mite e forte". Con queste parole, in un’intervista rilasciata a Gianni Cardinale e pubblicata il oggi dal quotidiano Avvenire, il card. Walter Brandmüller definisce Benedetto XVI e il modo in cui il Papa guida da sette anni la Chiesa universale. Un Pontificato "concentrato sull’essenziale", aggiunge il porporato, già presidente emerito del Pontificio Comitato di Scienze Storiche, perchè "l’ambito delle incombenze di un Pontefice supera le possibilità di una persona umana. Perciò ogni Pontefice deve" scegliere "su quale punto del proprio ministero vuole concentrarsi" e "Benedetto XVI vuole concentrarsi sull’essenziale del proprio ministero: annunciare il Vangelo in modo convincente e gioioso agli uomini di oggi". Questo, però, non lo allontana dal governo della Curia romana e della Chiesa universale, precisa il cardinale, sottolineando in particolare "il modo in cui il Papa ha affrontato la questione, gravissima anche se statisticamente minima, degli abusi sessuali dei chierici verso i minori". Un altro dei punti qualificanti dell’attuale Pontificato secondo Brandmüller è quello della corretta interpretazione del Concilio Vaticano II. In questo senso il cardinale definisce "capitale il suo discorso di auguri alla Curia romana nel dicembre 2005, quando mise in guardia contro una ermeneutica della rottura a favore di quella di una riforma nella continuità con la grande tradizione".

L'Osservatore Romano

Il 23 maggio la popolazione di Enna all'Udienza generale: il Papa incoronerà la statua di Maria Santissima della Visitazione, da 600 anni la Patrona

La notizia attesa è finalmente giunta. A comunicarla, da Roma, Salvatore Martinez. La Prefettura della Casa Pontificia ha confermato al presidente del Comitato Scientifico per l’Anno Giubilare Mariano, indetto in occasione dei 600 anni dell’arrivo a Enna della Madonna della Visitazione (foto), patrona del popolo ennese, l’intero programma che era stato sottoposto ad approvazione ecclesiastica. Pertanto prendono ora il via i preparativi per questo storico “pellegrinaggio mariano” che mobiliterà tanti ennesi alla volta di Piazza San Pietro. Si ripeterà così, ma con la partecipazione diretta del popolo ennese, il gesto della incoronazione della statua della Patrona. Avvenne già, per volontà del Capitolo Vaticano, la prima volta nel 1797 e la seconda volta si rinnovò per il 400° anniversario di Maria Patrona di Enna, nel 1812. Il gesto sarà compiuto dal Santo Padre Benedetto XVI a conclusione dell’Udienza generale di mercoledì 23 maggio, in Piazza San Pietro, alla presenza del vescovo di Piazza Armerina e delle autorità ennesi ammessi per lo speciale momento al baciamano con il Papa. Benedetto XVI, dopo essersi rivolto ai pellegrini ennesi, rinnoverà il gesto dell’incoronazione e poi benedirà il bozzetto della statua di Maria Santissima della Visitazione che sarà poi collocata dal card. Angelo Bagnasco in occasione della Festa del 2 luglio. La nuova statua sarà in bronzo e riprodurrà l’immagine della statua di Maria di Nazareth oggi ospitata nella chiesa di San Giuseppe adiacente la Basilica dell’Annunciazione in Terra Santa. Il pellegrinaggio degli ennesi che accompagneranno la Patrona a Roma, per esprimere la loro gioia al Successore di Pietro ed essere da lui confermati in questo speciale anno, avrà un gesto preparatorio, martedì 22 maggio. Gli “ignudi” della Confraternita di Maria Santissima della Visitazione, portando a spalla la statua della Patrona, con tutti i pellegrini al seguito, entreranno in solenne processione dal Portone centrale della Basilica di San Pietro e saranno accolti dal card. Angelo Comastri, Arciprete della Basilica e Vicario generale di Sua Santità per la Citta del Vaticano. Il card. Comastri officerà per i pellegrini ennesi una Santa Messa dall’altare centrale della Basilica e conserverà la statua della Madonna all’altare maggiore tutta la notte; l’indomani, all’inizio dell’Udienza, la Patrona di Enna sarà processionalmente trasferita dai Confrati in Piazza San Pietro. “Sarà una grande benedizione per gli ennesi – ha dichiarato Salvatore Martinez – mettersi in viaggio con Maria alla volta di Pietro. La fede è movimento, non disimpegno; è voglia di vita e di riscatto, non pigrizia e abbandono. Una città ha bisogno di ritrovarsi unita intorno a quei valori morali e sociali, d’ispirazione religiosa, che ne hanno segnato la storia e ancora conferiscono dignità e prestigio ad un popolo e ad una comunità. L’Udienza con il Papa è un riconoscimento pubblico, è un bene comune, che valida un disegno storico lungo seicento anni e proietta in avanti la vita di un popolo, perché trovi nuove energie e vinca le crisi del momento. Mi auguro che in molti affollino la Piazza per stringersi intorno alla Patrona che visita il Successore del Figlio”. Soddisfazione giunge anche dal vescovo di Piazza Armerina mons. Michele Pennisi, che presenzierà alla due giorni romana, e dal vicario foraneo mons. Francesco Petralia che ha subito dato la notizia ai fedeli ennesi. La mobilitazione è partita. Le 16 Confraternite ennesi, le associazioni e i movimenti stanno prodigandosi per perfezionare il viaggio e il soggiorno a Roma.

ViviEnna.it

L’abbraccio di Miriam, affetta da tetraparesi spastica, all’amico Benedetto. Il Papa saluta la sciatrice tedesca Maria Höfl-Riesch

Benedetto e Miriam oggi il regalo di compleanno se lo sono fatti a vicenda: un abbraccio che non si dimentica, semplice, spontaneo, espressione di gioia e affetto. Miriam, nata il 22 aprile 2005, tre giorni dopo l’Elezione di Benedetto XVI, è affetta da tetraparesi spastica, vive a Catanzaro ma è ormai di casa a Roma, al Bambino Gesù e al Gemelli. Ai genitori ha chiesto un solo regalo: incontrare il suo "amico Papa" che, dice il padre Marino Gentile, "Miriam lo segue sempre in televisione perché vederlo la rende felice". E oggi, finalmente, l’abbraccio. Sulla scia di una tradizione avviata nel 1975 con Paolo VI e rafforzata con Giovanni Paolo II, l’arcidiocesi francese di Rouen ha organizzato un pellegrinaggio a Roma e Assisi per oltre centol iceali, con una forte impronta spirituale, che, conferma l’arcivescovo Jean-Charles Descubes, "ha contribuito negli anni a suscitare molte vocazioni sacerdotali e religiose". Dalla Germania, infine, per fare gli auguri a Benedetto XVI per il compleanno e l’anniversario delp pntificato, è giunta, tra gli altri, la sciatrice di punta della nazionale tedesca, Maria Höfl-Riesch (foto), campionessa olimpica emondiale e più volte vincitrice della coppa del mondo di sci. L’atleta è autrice di una delle testimonianze raccolte nel volume "Benedikt XVI. - Prominente überden Papst" pubblicato in occasione dell’ottancinquesimo compleanno di Joseph Ratzinger.

L'Osservatore Romano

Benedetto XVI: guidare sempre con prudenza e senso di responsabilità. Adoperarsi in favore delle problematiche lavorative dei giovani

Nei saluti in italiano, al termine dell'Udienza generale, Benedetto XVI ha rivolto un pensiero ai fedeli di Bari, accompagnati dall’arcivescovo mons. Francesco Cacucci, per il quarto centenario di fondazione del Seminario diocesano, e ai partecipanti al pellegrinaggio delle Suore Minime della Passione, guidato dall’arcivescovo di Cosenza-Bisignano mons. Salvatore Nunnari. Il Papa ha avuto un pensiero particolare per le famiglie delle vittime degli incidenti stradali: "Mentre assicuro la mia preghiera per quanti hanno perso la vita sulle strade, ricordo il dovere di guidare sempre con prudenza e senso di responsabilità". “Faccio voti che esso, alla luce dei valori evangelici, possa sostenere quanti si adoperano in favore delle problematiche lavorative delle giovani generazioni”, ha detto rivolgendosi ai partecipanti al corso “Progetto Policoro” della CEI per i giovani disoccupati. Infine, salutando il gruppo Guide e Scouts d’Europa cattolici, di Mortara, ha esortato: “Testimoniate con gioia la fede in Gesù Cristo che vi chiama a edificare insieme con i vostri Pastori la sua Chiesa”.

SIR, Radio Vaticana

Il Papa: senza la preghiera il nostro fare si svuota, perde l'anima profonda, si traduce in un semplice attivismo che alla fine lascia insoddisfatti

Udienza generale questa mattina in Piazza San Pietro, dove il Santo Padre Benedetto XVI ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli giunti dall’Italia e da ogni parte del mondo. Nella catechesi il Papa, continuando la riflessione sulla preghiera negli Atti degli Apostoli, ha incentrato la sua meditazione sul primato della preghiera e dell’annuncio della Parola di Dio (cfr At 6,1-7). “Un problema serio” della prima comunità cristiana di Gerusalemme “circa la pastorale della carità verso le persone sole e bisognose di assistenza e aiuto”. Gli Apostoli “si trovano di fronte all’esigenza primaria di annunciare la Parola di Dio secondo il mandato del Signore, ma considerano con altrettanta serietà il dovere della carità e della giustizia”. Si tratta delle “due realtà che devono vivere nella Chiesa: l’annuncio della Parola di Dio e la carità concreta, la giustizia”. Decidono, perciò, di affidare l’incarico della carità a “sette uomini di buona reputazione”, mentre loro continueranno a dedicarsi “alla preghiera e al servizio della Parola”. “Due cose appaiono – ha sottolineato a braccio il Papa -: esiste da quel momento un ministero della carità. La Chiesa non deve solo annunciare la Parola, ma anche realizzarla”. Il secondo punto è che questi uomini chiamati a incaricarsi del ministero della carità “devono essere pieni di Spirito Santo, cioè non possono essere solo organizzatori che sanno fare, ma devono fare nello spirito della fede, con la luce di Dio nella sapienza del cuore. La loro funzione, benché soprattutto pratica, è tuttavia anche spirituale. La carità e la giustizia non sono solo azioni sociali, ma azioni spirituali realizzate nella luce dello Spirito Santo”. Questo episodio richiama quanto era avvenuto durante la vita pubblica di Gesù, in casa di Marta e Maria a Betania, con la prima presa dal servizio dell’ospitalità e la seconda dedita all’ascolto della Parola del Signore. In entrambi i casi, “non vengono contrapposti i momenti della preghiera o dell’ascolto di Dio e l’attività quotidiana, l’esercizio della carità”, ma “mostrano la priorità che dobbiamo dare a Dio”. In ogni caso, ha sostenuto il Pontefice, “non va condannata l’attività per il prossimo, ma va sottolineato che deve essere penetrata interiormente anche dallo spirito della contemplazione”. D’altra parte, Sant’Agostino dice che “questa realtà di Maria è una visione” di quella che sarà “la nostra situazione nel cielo”, ma “un po’ di anticipazione” di quella condizione “deve essere presente nella nostra attività”. “Non dobbiamo perderci nell’attivismo puro – ha avvertito – ma sempre lasciarci anche penetrare nella nostra attività dalla luce della Parola di Dio e così imparare la vera carità, il vero servizio per l’altro, che non ha bisogno di tante cose - ha bisogno certamente delle cose necessarie - ma ha bisogno soprattutto dell'affetto del nostro cuore, della luce di Dio”. "I Santi", ha proseguito il Papa, "hanno sperimentato profonda unità di vita tra preghiera e azione tra amore per Dio e carità per i fratelli". Anche San Bernardo “insiste proprio sull’importanza del raccoglimento interiore, della preghiera per difendersi dai pericoli di una attività eccessiva”. Secondo il Santo Padre, “è un prezioso richiamo per noi oggi, abituati a valutare tutto con il criterio della produttività e dell’efficienza. Il brano degli Atti degli Apostoli ci ricorda l’importanza del lavoro, dell’impegno nelle attività quotidiane che vanno svolte con responsabilità e dedizione, ma anche il nostro bisogno di Dio, della sua guida, della sua luce che ci danno forza e speranza. Senza la preghiera quotidiana vissuta con fedeltà, il nostro fare si svuota, perde l’anima profonda, si riduce ad un semplice attivismo che, alla fine, lascia insoddisfatti”. “Ogni passo della nostra vita – ha ribadito – ogni azione, anche della Chiesa, deve essere fatta davanti a Dio, nella preghiera, alla luce della sua Parola”. “Quando la preghiera è alimentata dalla Parola di Dio, possiamo vedere la realtà con occhi nuovi, con gli occhi della fede e il Signore, che parla alla mente e al cuore, dona nuova luce al cammino in ogni momento e in ogni situazione”. "Solo dal rapporto intimo con Dio coltivato ogni giorno nasce la risposta alla scelta del Signore e viene affidato ogni ministero nella Chiesa". Il problema pastorale affrontato dagli Apostoli riguardo il servizio della carità “indica anche a noi il primato della preghiera e della Parola di Dio. Per i Pastori – ha precisato il Papa - questa è la prima e più preziosa forma di servizio verso il gregge loro affidato. Se i polmoni della preghiera e della Parola di Dio non alimentano il respiro della nostra vita spirituale, rischiamo di soffocare in mezzo alle mille cose di ogni giorno: la preghiera è il respiro dell’anima e della vita”. Il Papa ha quindi concluso: "Nel rapporto con Dio, nell’ascolto della sua Parola, nel dialogo con Dio, anche quando ci troviamo nel silenzio di una chiesa o della nostra stanza, siamo uniti nel Signore a tanti fratelli e sorelle nella fede, come un insieme di strumenti che, pur nella loro individualità, elevano a Dio un’unica grande sinfonia di intercessione, di ringraziamento e di lode".

SIR, Radio Vaticana

L’UDIENZA GENERALE - il testo integrale della catechesi e dei saluti del Papa

Costituita dal Papa una Commissione cardinalizia, presieduta dal card. Herranz, per un'indagine autorevole sulla divulgazione dei documenti ai media

"A seguito della recente divulgazione in televisione, sui giornali ed in altri mezzi di comunicazione di documenti coperti dal segreto d'ufficio, il Santo Padre ha disposto la costituzione di una Commissione Cardinalizia, per un'indagine autorevole che faccia piena luce su tali episodi". Lo annuncia una nota della Segreteria di Stato Vaticana. "Sua Santità - continua la notificazione diffusa questa mattina dalla Sala Stampa della Santa Sede - ha chiamato a far parte della suddetta Commissione Cardinalizia, che agirà in forza del mandato pontificio a tutti i livelli, gli eminentissimi signori cardinali Julián Herranz, il quale è stato designato a presiederla, Jozef Tomko e Salvatore De Giorgi. La Commissione Cardinalizia si è insediata il 24 aprile corrente per stabilire metodo e calendario dei lavori", conclude. Herranz, membro della prelatura Opus Dei, è stato presidente del Pontificio Consiglio per l’interpretazione dei Testi Legislativi, Tomko è stato segretario generale del Sinodo dei vescovi, prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei e presidente del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali, mentre De Giorgi è stato assistente dell’Azione Cattolica e infine arcivescovo di Palermo: si tratta dunque di anziani porporati di grande esperienza.

TMNews, Vatican Insider

NOTIFICAZIONE DELLA SEGRETERIA DI STATO

Il Papa ad Arezzo, La Verna e Sansepolcro. Pubblicato il programma ufficiale della prima visita di Benedetto XVI in Toscana: 11 ore e 4 discorsi

La Sala Stampa della Santa Sede ha reso noto oggi il programma ufficiale della visita pastorale di Benedetto XVI ad Arezzo, La Verna e Sansepolcro, domenica 13 maggio. Il Papa giungerà in elicottero ad Arezzo verso le 9.00 e alle 10.00 sarà al Parco cittadino, detto “Il Prato”, per presiedere la Santa Messa seguita, al termine, dalla recita del Regina Caeli. Dopo una visita in privato alla cattedrale cittadina di San Donato, Benedetto XVI si tratterrà a pranzo con i vescovi della Toscana, nell’episcopio aretino, dove verso le 16.30 si congederà con un saluto agli organizzatori della visita pastorale. La seconda tappa della visita si svolgerà al Santuario de La Verna, che il Papa raggiungerà in elicottero dopo le 17.00. Lì, alle 17.45, inconterà le varie Comunità dei Frati Minori, le Monache Clarisse della Toscana e le Religiose residenti a Chiusi della Verna. Quindi proseguirà verso l’antica città di Sansepolcro, dove il Pontefice giungerà verso le 19.15. Poco più tardi, nella Piazza Torre di Berta della città, Benedetto XVI incontrerà la cittadinanza, 500 anni dopo l’ultima visita di un Pontefice nella stessa località. Per le 20.15 è fissata la partenza del Papa in elicottero per il rientro in Vaticano, dove l’arrivo è previsto circa un’ora dopo.

Radio Vaticana

VISITA PASTORALE DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI AD AREZZO, LA VERNA E SANSEPOLCRO (13 MAGGIO 2012) - PROGRAMMA

Nuovi senatori nella Curia romana. Dopo le ultime nomine, ecco i cardinali con il maggior numero di incarichi negli uffici centrali della Chiesa

Sabato 21 aprile, poco più di due mesi dopo l’ultimo Concistoro, sono state finalmente assegnati ai nuovi cardinali gli incarichi come membri dei vari dicasteri della Curia romana, i più importanti dei quali sono le nove Congregazioni. Si tratta di un atto indicativo del reale peso specifico di ciascun porporato, nell’aiutare Benedetto XVI nel governo della Chiesa universale.L a scelta di ascrivere un cardinale fra i membri di un dicastero spetta al Papa, ma un ruolo importante in questo tipo di decisioni lo ricopre la sSgreteria di Stato, guidata dal card. Tarcisio Bertone, mentre più secondario, non di rado inesistente, è il peso del prefetto della Congregazione che riceve il nuovo nominato. La Congregazione più prestigiosa della Curia romana è quella per la Dottrina della Fede, nella quale sono stati nominati tre neocardinali: l’indiano George Alencherry, arcivescovo maggiore della Chiesa siro-malabarese, e i curiali italiani Fernando Filoni, prefetto di "Propaganda Fide", e Francesco Coccopalmerio, presidente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi. Ma le Congregazioni con maggiore influenza nella vita della Chiesa Cattolica sono quelle in cui si aiuta più da vicino il Papa nella scelta dei nuovi vescovi. E cioè la Congregazione per i vescovi (per le diocesi europee e americane, le Filippine e l'Australia), quella per le Chiese Orientali (per l'Europa dell'Est, il Medio Oriente e l'India) e quella per l'Evangelizzazione dei Popoli (per le diocesi in terra di missione, soprattutto in Africa e in Asia). Tra i nuovi cardinali quattro, tutti curiali, sono stati scelti come membri della Congregazione per i vescovi. Si tratta del portoghese Manuel Monteiro de Castro, fino a gennaio segretario di questo stesso dicastero, ora Penitenziere Maggiore, dello spagnolo Santos Abril y Castelló, arciprete della Basilica di Santa Maria Maggiore, e degli italiani Giuseppe Bertello, presidente del Governatorato della Città del Vaticano, e Giuseppe Versaldi, presidente della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede. Tutti e quattro questi ecclesiastici, e in particolare Versaldi, sono molto apprezzati dal card. Bertone. Monteiro, Abril e Bertello sono stati nunzi apostolici. Abril e Bertello sono stati nominati anche membri di "Propaganda Fide". Bertello e Versaldi, come Bertone e Giovanni Lajolo, che ne sono già membri, provengono dal Piemonte e così oggi questa regione italiana è la più rappresentata nella Congregazione per i vescovi, con quattro esponenti, seguita dalla Liguria con due membri. In questo dicastero, presieduto dal canadese Marc Ouellet, su 33 membri, di cui 29 cardinali e quattro vescovi, gli italiani sono complessivamente dieci, con otto cardinali e due vescovi. Le altre nazioni più presenti sono gli Stati Uniti con quattro, la Germania e la Spagna con tre, e la Francia e la Polonia con due. Sempre il 21 aprile sono state annunciate anche due nomine supplementari, quelle dei cardinali Angelo Scola di Milano e Donald W. Wuerl di Washington come membri della Congregazione per la Dottrina della Fede. Scola, che lo scorso 7 marzo era stato annoverato anche tra i membri della Congregazione per le Chiese orientali, con questa ultima nomina diventa, assieme al cardinale di Chicago Francis E. George, il porporato titolare di una diocesi residenziale che è presente nel maggior numero di Congregazione romane: ben quattro, essendo già membro di quelle per il Culto Divino e per il clero. George fa parte invece delle Congregazioni per la Chiese Orientali, per il clero, per i religiosi e per l'Evangelizzazione dei Popoli. Gli altri cardinali residenziali con più cariche in Curia sono, con tre Congregazioni ciascuno: il presidente dei vescovi italiani e arcivescovo di Genova Angelo Bagnasco (orientali, culto, vescovi), l’arcivescovo di Buenos Aires Jorge M. Bergoglio (culto, clero, religiosi), l’arcivescovo di Colonia Joachim Meisner (culto, vescovi, clero), l’emerito di Westminster, che il 24 agosto compirà 80 anni, Cormac Murphy O’Connor (culto, vescovi, propaganda), l’africano Polycarp Pengo (fede, clero, "Propaganda"), il presidente dei vescovi spagnoli e arcivescovo di Madrid Antonio Maria Rouco Varela (vescovi, clero, educazione cattolica), il presidente dei vescovi austriaci e arcivescovo di Vienna Christoph Schönborn (fede, orientali, educazione), l’emerito di Milano Dionigi Tettamanzi (orientali, clero, educazione) e il vicario generale di Roma Agostino Vallini (Santi, vescovi, religiosi). Da notare che mentre Bagnasco, Meisner, Rouco Varela e Vallini ne fanno parte, Bergoglio, Schonborn e Tettamanzi (ma neanche Scola) non sono membri della Congregazione per i vescovi. Per quanto riguarda i cardinali curiali il più presente nei più importanti dicasteri è Bertone con ben sei membership oltre alla guida della Segreteria di Stato (Fede, orientali, culto, vescovi, clero, "Propaganda"). Seguono, con cinque, il prefetto della Congregazione per i vescovi Ouellet (membro anche di Fede, orientali, culto, clero, educazione) e quello della Congregazione per la Dottrina della Fede William J. Levada (anche in orientali, Santi, vescovi, educazione, "Propaganda"). E poi, con quattro, il prefetto del Culto Divino Antonio Cañizares Llovera (anche in Fede, Santi, vescovi e "Propaganda") e quello dell’Educazione Cattolica Zenon Grocholewski (anche in Fede, culto, vescovi e "Propaganda"). Da segnalare infine una curiosità. Le norme canoniche stabiliscono che tutti i cardinali decadono dagli incarichi curiali al compimento degli 80 anni, ma Benedetto XVI ha derogato a questa legge ecclesiastica annoverando il 21 aprile il neocardinale romeno Lucian Muresan, che compirà 81 anni il prossimo 23 maggio, tra i membri della Congregazione per le Chiese Orientali.

Sandro Magister, www. chiesa

NOMINA DI CARDINALI MEMBRI DEI DICASTERI E DEGLI ORGANISMI DELLA CURIA ROMANA

Dalle Ordinazioni sacerdotali all'imposizione del Pallio, Il calendario delle celebrazioni presiedute da Benedetto XVI da fine aprile a giugno

Prosegue la grande attività di Benedetto XVI, dopo i numerosi impegni svolti durante il periodo di Quaresima e di Pasqua. Alcune importanti celebrazioni, infatti, impegneranno il Santo Padre dalla fine del mese di aprile fino a giugno. Tra queste: la Messa che si svolgerà domenica, 
IV di Pasqua, alle 9.00, nella
 Basilica Vaticana, durante la quale il Papa conferirà l’Ordinazione presbiterale ad alcuni diaconi della fiocesi di Roma. Il primo appuntamento del mese di maggio sarà, invece, la visita pastorale ad Arezzo, La Verna e Sansepolcro, domenica 13, VI di Pasqua. Due settimane dopo, il 27 maggio, Domenica di Pentecoste,
 il Papa 
presiederà, alle 9.30, 
la
 Santa Messa della Basilica Vaticana; mentre da venerdì 1° giugno a domenica 3, sarà in visita pastorale a Milano in occasione del VII Incontro Mondiale delle Famiglie. Ancora nel mese di giugno, giovedì
 7, Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, il Santo Padre celebrerà l'Eucarestia, alle 19.00, nella Basilica di San Giovanni in Laterano, e prenderà parte alla processione fino a Santa Maria Maggiore, dove impartirà la Benedizione Eucaristica. Ultimo appuntamento, infine, venerdì 29, 
Solennità dei Santi Pietro e Paolo Apostoli, con la Messa del Pontefice, nella Basilica Vaticana, alle 9.00, e l’imposizione del Pallio ai nuovi Metropoliti.

Zenit

CALENDARIO DELLE CELEBRAZIONI PRESIEDUTE DAL SANTO PADRE BENEDETTO XVI (APRILE – GIUGNO 2012)