venerdì 26 ottobre 2012

Mons. Forte: l'essere impediti della partecipazione all'Eucarestia per i divorziati risposati condiziona e condizionerà nel tempo anche i figli. Rendere più sollecito il riconoscimento di nullità matrimoniale

Al Sinodo sulla Nuova Evangelizzazione che sta per chiudersi in Vaticano "abbiamo parlato molto delle situazioni cosiddette irregolari". Così mons. Bruno Forte, in risposta ad una domanda di Famiglia cristiana sui divorziati risposati. "Non c'è dubbio che l'essere impediti della partecipazione sacramentale dell'Eucarestia per i genitori di famiglie di divorziati risposati condiziona e condizionerà nel tempo anche i figli", afferma il vescovo di Chieti padre sinodale, appena eletto, in rappresentanza dell'Europa, nel nuovo consiglio permanente che avrà anche il compito di preparare la prossima assemblea dei vescovi. "Ecco perché - prosegue mons. Forte - da una parte si è sollecitato il messaggio per cui i divorziati risposati devono sentirsi oggetto dell'amore di Dio, dell'amore e dell'attenzione della Chiesa. E dall'altra anche l'attenzione a trovare vie canoniche che rendano più sollecito e rapido il riconoscimento della nullità matrimoniale. Da qualcuno è stato proposto che l'esigenza di una doppia sentenza conforme per il riconoscimento della nullità del vincolo possa cadere perché molte volte una sola sentenza ben fatta, se non c'è alcun ricorso, può bastare e questo abbrevierebbe di molto i tempi d'attesa di un riconoscimento di nullità che consentirebbe nuove nozze sacramentali".

TMNews