venerdì 12 ottobre 2012

Lombardi: gioia umile, piccole fiamme di bontà e verità, che trasformino e diano calore. Chi pensava che l’Anno della fede dovesse manifestarsi in una serie di eventi trionfali non aveva capito bene. Il Papa mira in tutt’altra direzione

"Gioia umile, piccole fiamme di bontà e verità, che trasformino e diano calore. Chi pensava che l'Anno della fede dovesse manifestarsi in una serie di eventi trionfali non aveva capito bene. Papa Benedetto mira in tutt'altra direzione". Così il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, nell'editoriale del settimanale del Centro Televisivo Vaticano "Octava Dies". A commento del discorso pronunciato ieri da Benedetto XVI, il gesuita afferma: "Il profilo dell'anziano Pontefice si staglia nella sera dell'11 ottobre, nel riquadro della finestra più amata del mondo, in un momento alto ed emozionante. Egli sa bene che occhi e cuore di tutti aspettano una parola che si avvicini a uno dei discorsi improvvisati più famosi di tutti i tempi, quello 'della Luna' del suo indimenticabile predecessore Giovanni XXIII. L'aspetto e lo stile sono ben diversi, ma il messaggio non è meno intenso e profondo". Lo sguardo di Benedetto "sembra mirare verso l'alto più che verso la folla, perché mentre parla scruta il mistero di Dio. Dio, prima priorità del Pontificato, primo riferimento di quel Concilio che egli ci invita a rifar nostro nella sua più profonda verità ed intenzione". Lombardi ricorda: "Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini, sono pure quelle dei discepoli di Cristo". "Così si apre l'ultimo documento conciliare. Storia da leggere alla luce della parabole evangeliche, come quelle della zizzania e della rete. Storia di peccato insidioso e terribile, cristallizzato nelle sue 'strutture', di peccato personale che ferisce e avvilisce l'esperienza di ognuno di noi. Ma anche storia di grazia che lavora silenziosa e si manifesta in 'piccole fiamme di bontà, carità, verità', come quelle che punteggiano innumerevoli e accendono la Piazza in questa notte senza Luna. Perciò gioia sobria, gioia umile; ma gioia vera, consapevole della presenza e dell'opera dello Spirito del Signore che è con noi - nonostante tutto - ed è forte e fedele".

TMNews