martedì 2 ottobre 2012

Il Papa a Loreto. Mons. Tonucci: Benedetto guarda alla nuova evangelizzazione, alla riflessione proposta da tutta la Chiesa sul Concilio di 50 anni fa, e chiede la protezione di Maria su questo nuovo cammino

Benedetto XVI a Loreto (foto) sulle orme del Papa buono, 50 anni dopo. Giovedì infatti il Pontefice, a mezzo secolo dalla visita del Beato Giovanni XXIII, si recherà a Loreto (Ancona), atteso da tutta la regione marchigiana. In particolare andrà al Santuario della Santa Casa per affidare alla Madonna la celebrazione dell’Anno della fede, indetto per ricordare il 50° anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II. E l’avvenimento di Loreto avverrà a pochi giorni dal Sinodo dei vescovi sulla nuova evangelizzazione. Ha parlato di tutto questo a Radio Vaticana il vescovo prelato di Loreto e delegato pontificio del Santuario della Santa Casa, mons. Giovanni Tonucci: "Il Papa ha saputo partire da quella che poteva essere semplicemente una rievocazione storica, per proporre invece nuovi ideali e nuove finalità - ha affermato -. Papa Giovanni era venuto per raccomandare l’inizio del Concilio, e porre questa grande impresa della Chiesa sotto la protezione di Maria. E ora, Papa Benedetto guarda alla nuova evangelizzazione, alla riflessione proposta da tutta la Chiesa sul Concilio di 50 anni fa, e chiede la protezione di Maria su questo nuovo cammino. Quindi – ha dichiarato - il Papa ci propone non uno sguardo indietro, ma un guardare avanti per capire e cogliere meglio il messaggio di questo grande evento, la cui forza non ha ancora spento la propria energia, ma che ha ancora tantissimo da dirci»" Mons. Tonucci si è poi soffermato sul concetto di nuova evangelizzazione che "diventa particolarmente difficile, laddove si direbbe che il Vangelo è stato ormai ascoltato e poi rifiutato, oppure messo nel dimenticatoio. Questo rende il lavoro della testimonianza ecclesiale più difficile, perché si presenta come qualcosa di già visto. Il rischio è che qualcuno dica: 'Io queste cose già le conosco, quindi non ho nulla di nuovo da apprendere'. Per cui c’è una difficoltà particolare, ma - direi - è una difficoltà che va affrontata perché è l’imperativo del momento". Tornando all’avvenimento di Loreto, il Presule assicura che il Papa verrà accolto "con tutto l’affetto di una città che ha ricevuto i Papi tante volte. Noi non dimentichiamo che la storia di questi ultimi secoli, ci parla di una frequenza di visita del Vescovo di Roma a Loreto. Basti pensare che l’ultimo viaggio che ha fatto Pio IX prima della fine dello Stato pontificio è stato a Loreto. Il primo viaggio di un Papa fuori Roma, fuori dal Lazio, è stato a Loreto. Giovanni XXIII ha aperto in questo modo la stagione dei 'viaggi dei Papi'. Non dimentichiamo – ha continuato - che Papa Giovanni Paolo II è stato cinque volte a Loreto, mentre Benedetto XVI è già stato nel 2007 a Loreto come Papa, e come Cardinale, era venuto sette volte". "Vorremmo – ha aggiunto - che la decorazione della città fosse fatta nel modo più tradizionale, semplice e allegro possibile, quindi come nell’antica tradizione del mettere le belle coperte alle finestre e far sentire il calore di una presenza. La piazza della Madonna sarà allestita per la Celebrazione eucaristica adoperando le cose belle e semplici che abbiamo nel Santuario, con una copertura davanti al sagrato, che non tolga nulla alla bellezza della facciata della basilica, ma che renda sicura la presenza del Papa". "Calcoliamo quattromila, quattromilacinquecento persone tra posti a sedere e posti in piedi – ha proseguito - Le richieste sono tantissime, e noi speriamo che non solo la piazza sia piena, ma anche le strade che il Papa percorrerà; speriamo possano essere piene di gente che faccia sentire al Pontefice il calore della nostra accoglienza. Qualcuno ha detto: 'Vorremmo che il Papa tornasse in Vaticano contento di quello che ha visto e che ha sentito'".

Domenico Agasso jr, Vatican Insider