venerdì 5 ottobre 2012

Sinodo dei vescovi 2012. Briefing di presentazione: 262 i Padri sinodali, numero più elevato nella storia delle Assemblee. 15 rappresentanti di altre Chiese e comunità ecclesiali, 3 gli invitati speciali

Questa mattina, nell’Aula Giovanni Paolo II della Sala Stampa della Santa Sede, il segretario generale del Sinodo dei vescovi, mons. Nikola Eterovic (nella foto con Benedetto XVI, ha illustrato ai giornalisti accreditati senso e svolgimento della XIII Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi, che si terrà in Vaticano dal 7 al 28 ottobre 2012 sul tema "La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana". “La Chiesa esiste per evangelizzare. Il suo mandato rimane lo stesso, mentre cambiano i destinatari e le condizioni sociali, culturali, politiche e religiose in cui vivono”: così mons. Eterović spiega il significato del tema del prossimo Sinodo. Un tema che interessa tutto il mondo, spiega, non solo i Paesi più secolarizzati. Una particolare sottolineatura il segretario del Sinodo ha dato alla dimensione spirituale dell'assemblea. "La preghiera - ha detto in proposito - accompagna ed anima ogni attività sinodale. Del resto, il cristiano è invitato a pregare ininterrottamente, seguendo l'esempio del Signore Gesù. A maggior ragione, una riunione di vescovi, rappresentanti dell'episcopato del mondo intero, intorno al vescovo di Roma e presidente del Sinodo dei vescovi, non si potrebbe svolgere se non in un ambiente di preghiera". Il Papa in persona presiederà quattro celebrazioni liturgiche. "Con la solenne concelebrazione eucaristica del 7 ottobre inizierà la XIII Assemblea generale del Sinodo dei vescovi", ha spiegato Eterovic. "I lavori sinodali termineranno poi domenica 28 ottobre con la concelebrazione eucaristica di tutti i Pari sinodali e dei sacerdoti che hanno partecipato all'Assemblea. Domenica 21 ottobre, il Sommo Pontefice presiederà la Santa Messa di Canonizzazione di sette Beati" e "particolare significato avrà l'Eucaristia dell'11 ottobre, in occasione del 50° dell'inizio del Concilio ecumenico Vaticano II e del 20° della promulgazione del Catechismo della Chiesa Cattolica. In tale occasione, il Santo Padre Benedetto XVI darà inizio all'Anno della fede che terminerà nella Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo, il 24 novembre 2013". A testimoniare il grande interesse delle Chiese locali c'è "l'alto numero di risposte date al questionario preparatorio, che ha raggiunto il 90,5%. Su 114 Conferenze Episcopali hanno risposto 93 e cioè "al 100% l'Oceania, al 95,8% l'America, al 88,8% l'Asia, all'81,25% l'Europa e al 66,6% l'Africa". Inoltre di 13 Chiese Orientali Cattoliche "sui iuris" hanno risposto 11, e di 26 dicasteri della Curia Romana hanno risposto 25. Al Sinodo, ha spiegato Eterovic, "parteciperanno 262 Padri sinodali, il numero più elevato nella storia dei Sinodi. Dall'Europa provengono 103, dall'America 63, dall'Africa 50, dall'Asia 39 e dall'Oceania 7. La maggioranza dei Padri sinodali, precisamente 182, è stata eletta, 172 dalle Conferenze Episcopali e 10 dall'Unione dei Superiori Generali; 3 sono stati designati dalle Chiese Orientali Cattoliche sui iuris; 37 partecipano ex officio, 40 sono stati nominati dal Santo Padre. Tra essi vi sono 6 Patriarchi, 49 cardinali, 3 4 arcivescovi maggiori, di cui uno è cardinale, 71 Arcivescovi, 120 Vescovi e 14 sacerdoti". Ad essi si aggiungono "45 Esperti e 49 Uditori, uomini e donne, che sono stati scelti tra tanti specialisti e persone impegnate nell'evangelizzazione in tutti e cinque continenti". Ai lavori, infine, parteciperanno anche i "delegati fraterni", rappresentanti di 15 "Chiese e comunità ecclesiali che non sono ancora in piena comunione con la Chiesa Cattolica": tra di essi, Rowan Williams, arcivescovo di Canterbury e primate di tutta l’Inghilterra e della Comunione anglicana, che interverrà il 10 ottobre, nella congregazione generale del pomeriggio, e Bartolomeo I, arcivescovo di Costantinopoli e patriarca ecumenico, che l’11 ottobre rivolgerà un saluto al Papa e a tutti i partecipanti alla Messa in Piazza San Pietro con la quale inizierà l’Anno della fede. Ai lavori del Sinodo dei vescovi, ha informato il segretario generale, prenderanno parte anche tre invitati speciali: fratello Alois, priore di Taizé, Lamar Vest, presidente dell’American Bible Society e il Premio Nobel Werner Arber, docente di microbiologia nel Biozentrum dell’Università di Basilea e presidente della Pontificia Accademia delle scienze. In aiuto ai Padri sinodali anche 32 assistenti e 30 traduttori, per un totale di oltre 400 persone presenti. In totale, le Congregazioni generali dei lavori saranno 23, mentre 8 sessioni saranno dedicate ai Circoli minori. Attesa, inoltre, una meditazione a braccio del Santo Padre per lunedì 8 ottobre, in apertura della prima Congregazione. Nel primo giorno di lavori, "sono previste le relazioni del segretario generale e del relatore generale, il card. Donald William Wuerl, arcivescovo di Washington. Quindi nella sessione pomeridiana sono programmati brevi interventi di rappresentanti dell'episcopato dei cinque continenti per indicare com'è stato percepito il tema sinodale nella realtà delle Chiese particolari". Il 19 ottobre, poi, nel pomeriggio il cardinale Marc Ouellet, prefetto della Congregazione per i vescovi, "riferirà sulla ricezione dell'Esortazione Apostolica post-sinodale 'Verbum Domini', risultato della dodicesima assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi che ha avuto luogo nell'ottobre 2008". Nessuna novità sulla metodologia dei lavori. Ogni Padre avrà così a disposizione cinque minuti per svolgere il proprio intervento nelle Congregazioni generali. Nella discussione libera, prevista in ogni congregazione generale dalle 18.00 alle 19.00, lo spazio per l'intervento è di 3 minuti "per favorire una maggiore partecipazione alla discussione quale espressione della comunione e del senso collegiale". Non dovrebbero superare i 4 minuti gli interventi dei delegati fraterni, degli uditori e delle uditrici. Testi più lunghi possono essere però consegnati alla segreteria generale. Inoltre "per facilitare il lavoro e guadagnare tempo saranno adoperati gli apparecchi di votazione elettronica. Tuttavia, considerando l'importanza delle votazioni delle Proposizioni, sarà mantenuta la prassi collaudata secondo la quale tale votazione sarà fatta sia per iscritto sia in modo elettronico". Oltretutto "le Proposizioni possono essere votate, per iscritto, anche dai Padri sinodali impediti a partecipare alla Congregazione generale". Lo spoglio delle schede cartacee sarà affidato a una commissione di scrutinio "che verrà formata a suo tempo". Ma al Sinodo non mancherà il contributo dei laici, presenti per lo più fra gli uditori, e fondamentali nello sviluppo della nuova evangelizzazione: "I laici apporteranno un’esperienza viva, già vissuta nella Chiesa, un grande contributo all’evangelizzazione ordinaria, ma anche alla nuova evangelizzazione. Tutti i cristiani sono chiamati ad essere testimoni, ad essere missionari negli ambienti in cui vivono. Una famiglia cristiana oggi è un annuncio della Buona Notizia nel nostro ambiente, dove anche la struttura della famiglia è un po’ messa in crisi con vari progetti di così detti ‘surrogati’ di famiglia". L’intercessione dei Santi e dei Beati, infatti, aiuterà lo svolgimento del Sinodo: "Dal cielo ci assisterà anche il Beato Giovanni Paolo II che ha dedicato il suo Pontificato, tante forze alla nuova evangelizzazione. Ma anche altri Santi o beati che abbiamo conosciuto, come Madre Teresa di Calcutta, che ci dice che la nuova evangelizzazione ha una dimensione importantissima, che è la carità, un linguaggio universale che tutti capiscono". Rispondendo, poi, alle domande dei giornalisti, mons. Eterović evidenzia come la Cina sia rappresentata al Sinodo dal vescovo di Hong Kong, il card. John Tong Hon, e dal vescovo di Taichung, sull’isola di Taiwan, mons. Martin Su Yao-Wen. Quanto alla mancanza di atei e agnostici all’assise, mons. Eterović ricorda che a loro è dedicato il Cortile dei Gentili, l’iniziativa portata avanti dal Pontificio Consiglio della Cultura, e aggiunge: "Il tema del Sinodo, nuova evangelizzazione, si riferisce in primo luogo ai cristiani battezzati, ma non praticanti. Dunque, questi non si potrebbero chiamare ‘agnostici’. Potremmo dire ‘indifferenti’, persone che si sono allontanate dalla Chiesa".

Radio Vaticana, SIR, L'Osservatore Romano

BRIEFING DI PRESENTAZIONE DELLA XIII ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA DEL SINODO DEI VESCOVI