sabato 22 settembre 2012

Il Papa a Loreto. Joseph Ratzinger torna per la seconda volta alla Santa Casa come Pontefice. Come cardinale vi si recò in pellegrinaggio sette volte

Oltre alla visita che Benedetto XVI fece a Loreto il 1° e 2 settembre 2007 per presiedere l'Agorà dei giovani italiani, sono ben sette le visite del card. Joseph Ratzinger, tra il 1985 e il 2002, alla città mariana per rispondere ad una lontana e tenera devozione a Maria. La prossima visita, il 4 ottobre 2012, sarà dunque il nono pellegrinaggio alla Santa Casa di Maria a Loreto. In alcune visite, registrate dalle cronache del Santuario, il card. Ratzinger rispondeva all’invito di manifestazioni religiose o culturali, in altre occasioni alla sua personale devozione a Maria. Dal particolare legame con la Santa Casa non è escluso che, durante o prima il suo cardinalato, possa aver pellegrinato altre volte in incognito.
Il 28 maggio 1985 il card. Joseph Ratzinger, nella veste di prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, ha accompagnato al Santuario di Loreto una trentina di collaboratori di quel dicastero. Un pellegrinaggio con momenti preghiera e la concelebrazione eucaristica in Santa Casa, durante la quale il card. Ratzinger ha pronunciato una profonda omelia. Il cardinale, insieme all’arcivescovo Alberto Bovone, segretario della Congregazione, ha poi visitato il Santuario, con la guida del direttore della Congregazione Universale. Un viaggio attraverso la tradizione lauretana e il mirabile patrimonio artistico del Santuario, lungo un percorso che dalla Santa Casa e dal suo Rivestimento, attraverso le cappelle delle absidi e delle due navate laterali, conduce alla Sala del Tesoro fino alla Piazza della Madonna.
“La Santa Casa, con le sue origini così antiche, è il più vivo e indicativo collegamento con gli inizi della nostra fede, ci indica quegli stessi inizi vissuti nell’umiltà e nella povertà della Palestina, della Terra Santa. Il cristianesimo non è mai una cosa del passato, è sempre presente come il ‘sì’ di Maria, è un ‘sì’ in eterno, che ci aiuta, ci accompagna. L’espressione corporale, storica di questo ‘sì’, quindi dell’aspetto familiare della Chiesa, dell’obbedienza della Chiesa, della bontà di Dio, ci aiuta ad entrare in questo stesso ‘sì’, nel suo significato di promessa, di sofferenza, di grande gioia. Con una parola: il Mistero dell’Incarnazione, questo mistero fondamentale della nostra fede, è qui toccabile e diventa così un punto di riferimento centrale per la nostra devozione”. Fu la risposta di Ratzinger, in visita a Loreto il 6 marzo 1988, in un’intervista rilasciata al marchese Adalberto Solari, collaboratore del Messaggio della Santa Casa. Joseph Ratzinger giunse a Loreto in una serata fredda e piovigginosa, per partecipare a una “Tre–Giorni mariana”, organizzata durante l’Anno Mariano dall’Episcopato e dal clero marchigiano. In quel occasione celebrò la Messa nella Santa Casa con la solita grande devozione .
Fu il card. Ratzinger a celebrare il gemellaggio tra i Santuari mariani di Loreto e di Altötting (Baviera), stipulato nel 1991, con due distinte celebrazioni. La prima ebbe luogo ad Altötting, il 19 e il 20 luglio, con significativi momenti culminati nella solenne concelebrazione presieduta da mons. Pasquale Macchi, arcivescovo di Loreto. La seconda celebrazione si svolse a Loreto, il 7 e 8 settembre, in presenza del card. Joseph Ratzinger che presiedette alla celebrazione dei Primi Vespri in Basilica e partecipò alla processione con il simulacro della Madonna con una fervida esortazione rivolta ai pellegrini sia in tedesco che in italiano.
Il card. Joseph Ratzinger tornò a Loreto il 19 marzo 1994, accompagnato dal suo segretario particolare mons. Josef Clemens per un pellegrinaggio suggerito dalla sua fervida devozione mariana. Accolto dall’arcivescovo Pasquale Macchi e ospite nel Palazzo Apostolico, il 20 marzo celebrò devotamente in Santa Casa insieme al proprio segretario, assistito dallo stesso arcivescovo Macchi.
“La realtà più personale, l’annuncio dell’Incarnazione e la risposta della Vergine esigono la descrizione della Casa. Le ricerche del padre Bagatti hanno messo in luce che già nel secondo secolo una mano ha tracciato sulla grotta di Nazaret in lingua greca il saluto dell’Angelo a Maria: Ave Maria. Gianfranco Ravasi nota a riguardo molto opportunamente: ‘questa testimonianza del ricercatore ci attesta che il messaggio cristiano non è una collezione astratta di tesi teologiche su Dio, ma l’incontro di Dio con il nostro mondo, con le realtà della nostre case e della nostra vita’. Proprio di questo si tratta qui presso la Santa Casa e nell’anno del suo grande giubileo: ci lasciamo toccare dalla concretezza dell’agire divino, per proclamare con la rinnovata gratitudine e consapevolezza: Egli si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo”. E’ la prolusione pronunciata dal card. Ratzinger al Congresso Mariologico Internazionale a Loreto, dal 22 al 25 marzo 1995),sul tema “Maria nel Mistero del Verbo Incarnato”. Organizzato dall’associazione mariologica interdisciplinare nell’ambito del VII Centenario laureano. Nella prolusione il porporato si è soffermato sulla grammatica e sul contenuto della frase del Credo, sul passo 1,18-25 del Vangelo di San Matteo, su quello 1,26-38 del Vangelo di san Luca e sul prologo del Vangelo di San Giovanni.
Nel pomeriggio del 29 maggio 1999 un auto targata SCV giunse in Piazza della Madonna. Dall’auto uscì un sacerdote: era il card. Ratzinger. Appena lo vide padre Corrado Brida, incaricato ai tempi dell’accoglienza pastorale dei pellegrini infermi, lo pregò di voler impartire la benedizione ai pellegrini dell’Unitalsi lombarda, in Piazza della Madonna, in attesa della cerimonia. Il cardinale, nonostante la stanchezza del viaggio, accettò, si recò subito in sagrestia per indossare i paramenti sacri e si avviò in processione in Piazza per impartire la benedizione agli infermi. Il giorno successivo, celebrò in Santa Casa insieme con il fratello don George. Volle quindi visitare con lui il santuario, accompagnato dal padre Giuseppe Santarelli. Sostò a lungo nella Cappella Tedesca, della quale ammirò il ricco contenuto teologico, a partire dalle prefigurazioni mariane delle lunette con personaggi del Vecchio Testamento, fino alle mirabili scene della vita della Vergine e di Gesù.
Il card. Ratzinger il 26 novembre 2002 si è recato all’Istituto Teologico Marchigiano ad Ancona per tenere una lezione sul “Sacramento dell’ordine: ministri in comunione”. Il giorno prima, 25 novembre, sostò a Loreto, ospite dell’arcivescovo Angelo Comastri, e pernottò nel Palazzo Apostolico. Prima di partire alla volta di Ancona, volle fare una visita in Santa Casa dove si intrattenne in silenziosa preghiera.

Luis Badilla, Il Sismografo