martedì 31 luglio 2012

Il Papa in Libano. Mons. Matara: lo aspettiamo e attendiamo cosa ci dirà sul futuro, sull’amicizia con i fratelli musulmani e la pace in Medio Oriente

"Cristiani e musulmani, tutto il popolo libanese, sono felici di poter ricevere il Papa". Lo ha detto a Radio Vaticana l’arcivescovo maronita di Beirut, mons. Paul Boulos Matara. "Il governo, insieme a tutti i libanesi, - racconta il vescovo - sta cercando di mantenere calma la situazione nel Paese e sta cercando di preparare un’atmosfera di riconciliazione fraterna così da poter ricevere il Papa come un popolo unito. Stiamo poi preparando la visita del Papa - aggiunge il vescovo maronita - anche attraverso una campagna televisiva, che partirà probabilmente a fine agosto, così da preparare tutti ai diversi eventi che si terranno. Siamo sulla buona strada". I libanesi, afferma mons. Matara, "amano il Papa e ricordano ancora l’ultima visita di Giovanni Paolo II che fu un successo! Sono ora felici di ricevere il Papa, perchè hanno bisogno di essere confermati nella speranza della pace e non soltanto per il Libano, ma per tutta la regione. Tutti qui - spiega - sono in ansia per quanto sta succedendo in Medio Oriente e vorrebbero avere la speranza che possano essere trovate delle soluzioni. Il Santo Padre è l’uomo-chiave che può dare questa speranza e non soltanto al popolo libanese, ma a tutte le persone del Medio Oriente". A giudizio di mons. Matar il viaggio di Benedetto XVI è importante per tutto il Medio oriente, come segno di dialogo e di pace: "Aspettiamo il Papa e attendiamo cosa ci dirà al riguardo al futuro, riguardo all’amicizia con i fratelli musulmani, riguardo alla pace in Medio Oriente. Aspettiamo di ricevere il messaggio del Papa". "Siamo sicuri - conclude - di essere pronti a ricevere il suo messaggio. La maggior parte della nostra gente non è fondamentalista: la gente vuole vivere in pace e in amicizia. Credo che il messaggio del Papa confermerà proprio questo".

Vatican Insider

Viaggio in Libano. L’arcivescovo di Beirut: il Medio Oriente aspetta il Papa messaggero di pace