martedì 26 giugno 2012

L'attesa di tanta gente tra striscioni di ringraziamento e canti. I vescovi emiliani: Benedetto XVI aveva le lacrime agli occhi quando ha saputo

Intorno alle 9.00 di questa mattina è decollato dall'eliporto vaticano l'elicottero dell'Aeronautica Militare italiana che porta il Papa a Carpi (Modena), centro della sua visita alle popolazioni del Nord Italia colpite, poco più di un mese fa, da una ondata di terremoti che
hanno seminato lutti e notevole distruzione materiale di case e strutture produttive. Insieme al Papa nell'elicottero hanno preso posto il Sostituto della Segreteria di Stato mons. Angelo Becciu, il prefetto mons. James Harvey, mons. De Nicolò, mons. Georg Ganswein, padre Leonardo Sapienza e il medico personale Patrizio Polisca. Già dalla prima mattina tante le persone assiepate lungo la via principale di Rovereto per accogliere il Pontefice che visiterà l'Emilia ferita dal terremoto e renderà omaggio a don Ivan Martini, morto nel crollo della chiesa. Ci sono striscioni ovunque di ringraziamento (tra cui 'Sei tu Signore la nostra speranza' firmato 'Comunità Catecuminali della diocesi') e canti improvvisati dalla folla col cuore che risuonano per tutto il centro mentre le autorità sono in attesa al gazebo dove il Papa parlerà e incontrerà gli sfollati. Lì i circa 300 posti (riservati a bambini, anziani e disabili) sono già tutti occupati. Tra i presenti la maggior parte dei vescovi dell'Emilia Romagna, tra cui Paolo Rabitti, vescovo di Ferrara che racconta di un incontro con il Papa già dieci giorni fa: "Aveva le lacrime agli occhi quando ha saputo la situazione. Chiedere più di questo non si può, ma lui ha letto nei nostri volti la domanda 'venga a darci solidarietà', ed è venuto''. In prima fila anche Lucio Sorabito De Franceschi, vescovo di Rovigo. Spiega che si tratta un momento di forte solidarietà delle chiese tra loro e del Papa. "Dobbiamo godere della sua vicinanza e solidarietà e vivere tra le chiese colpite fratellanza e aiuto reciproco per far sì che non venga mai meno la speranza del futuro''. Nella zona gran dispiegamento di forze dell'ordine che hanno blindato completamente l'area per questioni di sicurezza.

Il Sismografo, Resto del Carlino