giovedì 9 febbraio 2012

Vescovi irlandesi: rappresentata in modo fortemente erroneaneo la realtà e l'estensione dell'attenzione della Chiesa verso le vittime di abusi

La Conferenza Episcopale irlandese ha diffuso una nota di protesta per l'intervento tenuto dalla psichiatra inglese Sheila Hollins al Simposio sulla pedofilia del clero "Verso la guarigione e il rinnovamento" in corso alla Pontificia Università Gregoriana. La psichiatra ha denunciato il fatto che in Irlanda, epicentro dello scandalo nel 2010, "molte poche vittime" hanno ricevuto assistenza psico-terapeutica, scuse e indennizzi. "Questa affermazione - afferma l'episcopato irlandese in una nota - rappresenta in modo fortemente erroneo la realtà e l'estensione dell'attuale attenzione dei vescovi irlandesi e delle congregazioni religiose che esiste nel servizio 'Verso la guarigione' della Chiesa in tutta l'isola". Un servizio, spiega la nota, finanziato dalla Chiesa, che fornisce alle vittime dei preti pedofili assistenza di "terapeuti indipendenti e pienamente accreditati". Solo nel 2011 sono state 29mila le sessioni terapeutiche. In quell'anno i vescovi e le congregazioni religiose hanno impegnato "10 milioni di euro" per finanziare questo servizio. "20 milioni di euro sono stati spesi per numeri verdi e servizi di sostegno fino all'anno scorso. Inoltre molti vescovi pagano le terapie per le vittime che preferiscono riccorrere a propri terapeuti". Quanto agli indennizzi, la nota fa l'esempio della diocesi di Dublino: sinora ha pagato 13,5 milioni di euro (9,3 in accordi e 4,2 in costi legali per entrambe le parti). Quanto alle scuse, "in molte occasioni vescovi e congregazioni religiose hanno chiesto scusa pubblicamente e privatamente alle vittime e a tutti coloro che, nella società civile e religiosa, sono stati offesi e abbandonati dal fallimento di leadership morale e responsabilità della Chiesa Cattolica".

TMNews