mercoledì 22 dicembre 2010

Registrato da Benedetto XVI un messaggio di riflessione spirituale sul Natale al popolo britannico. Andrà in onda la vigilia sulla radio della 'Bbc'

''Benedetto XVI ha registrato questa mattina un messaggio di riflessione spirituale sul Natale che andrà in onda sulla radio della Bbc la vigilia di Natale''. E'quanto afferma il direttore della Sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, all'agenzia Adnkronos. ''Si tratta di un programma molto seguito, di tre minuti - ha detto ancora padre Lombardi - che va in onda tutte le mattine e viene affidato a personalità e leader spirituali che esprimono una riflessione di tipo religioso''. ''Eravamo rimasti in contatto con la Bbc - prosegue Lombardi - dopo il viaggio compiuto dal Papa nel settembre scorso con l'idea di proseguire il buon rapporto del Pontefice con il Regno Unito''. La registrazione è avvenuta questa mattina in una delle sale dell'Aula Paolo VI alla presenza dei responsabili della Bbc. Per l'emittente britannica quella del Papa ''è una mossa senza precedenti'' perchè è stato scritto un testo appositamente per la radio con il quale Benedetto XVI si rivolge al popolo britannico. Il testo verrà diffuso dal Vaticano dopo la messa in onda.

Adnkronos

Natale 2010. Si rinnova la tradizione del presepe di Piazza San Pietro. Rappresentate scene di vita della Palestina e di altre realtà geografiche

Venerdì 24 dicembre alle ore 17.00 avrà luogo l'inaugurazione del monumentale Presepe in Piazza San Pietro, secondo una tradizione risalente a Giovanni Paolo II che nel 1982 volle collocare una Sacra Rappresentazione di fronte alla Basilica Vaticana. Alla cerimonia interverranno il Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, il card, Giovanni Lajolo, il Segretario generale e il Vicesegretario del Governatorato, rispettivamente l'arcivescovo Carlo Maria Viganò e il vescovo Giorgio Corbellini, insieme alla direzione dei Servizi Tecnici. Allestito su una superficie di 300 mq, con un fronte di circa 25 metri, il Presepe si ispira come sempre ai racconti evangelici e include scene di vita della Palestina del tempo e di altre realtà geografiche. Al centro è collocato l’umile ambiente della nascita divina, una capanna inserita all’interno di una grotta naturale che ospita il Bambino, Maria e Giuseppe, accompagnati dalla silenziosa presenza del bue e dell’asino. A sinistra dello spettatore, un fabbricato con copertura a cupola lignea, accoglie nove personaggi – uomini, donne e bambini - intenti a suonare strumenti tipici a corda, a fiato e a percussione davanti ad una rete colma di pesci; la barca e i cesti di frutta a corredo della scena indicano l’attività principale della piccola comunità: la pesca e la coltivazione della terra. Sull’estremo opposto del Presepe, a destra di chi guarda, una grotta con una tettoia di legno offre riparo a testimoni di primo piano della Natività: i pastori e i Re Magi nell’atto di adorare il Dio Bambino. Le statue lignee sono state donate al Santo Padre dalle Filippine attraverso l’Ambasciata presso la Santa Sede, nel 60° dello stabilimento delle relazioni diplomatiche tra i due Stati (8 aprile 1951); la loro collocazione, accanto al Presepe, esalta i valori della famiglia filippina, che nella visione tradizionale è assimilata alla “casa”, in cui padre è il “pilastro” e la madre è “la luce”, che illumina e orienta i membri del nucleo domestico nel loro percorso di vita. Creatore delle statue è il 34enne scultore filippino Kublai Ponce-Millan, di Cotabato City, nell’isola di Mindanao, che, con la sua opera denominata “Nativevity”, ha voluto esprimere l’atmosfera natalizia della sua terra e celebrare il dono della Natività ricevuto con gioia e gratitudine dal popolo filippino. Le statue più antiche, esposte ogni anno nel Presepe di Piazza San Pietro, sono 9 e provengono dalla composizione natalizia allestita nel 1842 da San Vincenzo Pallotti nella chiesa romana di Sant’Andrea della Valle; su di loro “veglia” la comunità vaticana delle Francescane Missionarie di Maria, cui è affidato il compito di confezionare le vesti dei diversi personaggi. Note come “Suore degli Arazzi” poiché responsabili dal 1926 del “Laboratorio di restauro degli arazzi”, le religiose procedono alla vestizione delle statue dal 22 al 24 dicembre e tornano a prestare la loro opera nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, cambiando l'abito dei pastori e trasformandoli nei Re Magi. L’inaugurazione della “Natività” di Piazza San Pietro sarà seguita alle ore 18.00 da un altro atto ricco di significato: l’accensione da parte del Santo Padre Benedetto XVI del “lume della Pace” posto sul davanzale della finestra dello studio privato. Il Papa visiterà il Presepe di Piazza San Pietro nel pomeriggio del 31 dicembre, dopo la celebrazione dei Vespri nella Basilica Vaticana.

Zenit

Natale 2010. Le principali celebrazioni del Papa sull'iPhone e in alta definizione su internet. Le dirette commentate anche in cinese e arabo

Cambia il modo di comunicare, il Vaticano si adegua. E studia la strategia per sfondare su social network e raggiungere la più vasta platea possibile di internauti. Le celebrazioni di Natale presiedute da Benedetto XVI saranno visibili in diretta audio-video anche su internet e sugli iPhone. E’ il nuovo servizio che i siti della Radio Vaticana, del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni sociali (www.pccs.va) e il sito www.pope2you.net, in stretta collaborazione con il Centro Televisivo Vaticano, offriranno grazie all’accordo con Telecom Italia. La Messa della Notte di Natale, il messaggio natalizio con la benedizione Urbi et Orbi, la Messa del primo gennaio per la Giornata Mondiale della Pace, saranno visibili in diretta streaming, con cronache in sei lingue: italiano, francese, inglese, tedesco, spagnolo e portoghese. Per la celebrazione del 24 dicembre ci sarà anche il commento in cinese e per la liturgia del primo gennaio in arabo. Sarà disponibile anche un canale audio senza commenti. Il servizio, si legge in un comunicato, “si basa sulla piattaforma tecnologica Content Delivery Network di Telecom Italia che consente la distribuzione veloce ed efficiente dei contenuti multimediali rendendoli fruibili via web e iPhone in tutti i Paesi del mondo”. Per i clienti Apple, in ogni caso, è già disponibile, in otto lingue, l’applicazione h2onews per iPhone e iPod Touch che diffonde le principali notizie circa la vita della Chiesa nel mondo. “In collaborazione – si legge nella descrizione disponibile sul web – con il Centro Televisivo Vaticano e la Radio Vaticana, è possibile visualizzare le notizie video ed audio del Vaticano. h20news è la prima applicazione di videonews dedicata al mondo cattolico, attraverso la quale seguire i viaggi ed i discorsi di Benedetto XVI, nonchè i principali eventi ecclesiali mondiali”. Intanto sono oltre 900 i video pubblicati su YouTube sul canale ufficiale della Santa Sede, The Vatican, che, nato nel 2009, ha raccolto finora 26mila iscritti. I contenuti sono disponibili in italiano, inglese, tedesco e spagnolo.

Giornalettismo.com

L'Udienza generale accompagnata dal suono degli zampognari molisani di Bojano, salutati da Benedetto XVI insieme a giovani, malati e sposi novelli

Un “saluto speciale” agli zampognari di Bojano, in provincia di Campobasso, presenti questa mattina in Aula Paolo VI, come già avvenuto diverse volte nello stesso luogo davanti a Giovanni Paolo II, nell’imminenza delle festività natalizie. Salutando, al termine degli Udienza generale i fedeli di lingua italiana, Benedetto XVI si è rivolto inoltre, come di consueto, ai giovani, ai malati e agli sposi novelli. “A pochi giorni dal Natale – le parole del Papa rivolte ai giovani – possa l’amore di Dio che si manifesta in mezzo a noi accrescere in voi il desiderio di servire gioiosamente i fratelli”. Ai malati, il Santo Padre ha augurato che la nascita di Gesù sia “fonte di conforto e di serenità perché il Signore viene a visitarci”. Agli sposi novelli, infine, il Papa ha augurato che il Natale “vi ispiri a consolidare la vostra promessa di amore e di reciproca fedeltà”.

SIR

Il Papa: nella notte del mondo lasciamoci ancora sorprendere e illuminare dalla venuta di Gesù, dalla Stella che ha inondato di gioia l'universo

Accogliere Gesù Bambino con una coscienza rinnovata dalla scelta del bene, per toccare con mano la bontà di Dio. E’ l’auspicio che Benedetto XVI ha espresso durante l’Udienza generale di questa mattina in Aula Paolo VI. Il Papa ha interamente dedicato la catechesi all’imminente Solennità del Natale. Un’autentica preparazione al Natale si gioca tutta sull’attesa e sui sentimenti di gioia e di stupore che l’evento di duemila anni fa continua a portare con sé. Il Papa ha ricordato i protagonisti di allora, da Zaccaria a Elisabetta e specialmente Maria e Giuseppe, che trepidano per la “grande promessa” e insieme il “mistero di questa nascita”. Attesa di un mistero che avvolge e coinvolge i credenti del Terzo millennio cristiano: “Così, accanto all’attesa dei personaggi delle Sacre Scritture, trova spazio e significato, attraverso i secoli, anche la nostra attesa...Tutta l’esistenza umana, infatti, è animata da questo profondo sentimento, dal desiderio che quanto di più vero, di più bello e di più grande abbiamo intravisto e intuito con la mente ed il cuore, possa venirci incontro e davanti ai nostri occhi diventi concreto e ci risollevi”. Citando a più riprese Sant’Ireneo, che ebbe parole ispirate sull’Incarnazione di Cristo, Benedetto XVI ha ricordato fra l’altro che una delle idee centrali di questo antico Padre della Chiesa era che il cristiano deve abituarsi “a percepire Dio”, il quale attraverso suo Figlio bambino “ci chiama alla somiglianza con Lui”. “Ci ricorda che noi dovremmo essere simili a Dio. E dobbiamo imitarlo...Con la sua venuta tra noi, Dio ci indica e ci assegna anche un compito: proprio quello di essere somiglianti a Lui e di tendere alla vera vita, di arrivare alla visione di Dio nel volto di Cristo...Il Verbo fatto bambino ci aiuta a comprendere il modo di agire di Dio, affinché siamo capaci di lasciarci sempre più trasformare dalla sua bontà e dalla sua infinita misericordia”. “Nella notte del mondo, lasciamoci ancora sorprendere e illuminare da questa venuta, dalla Stella che, sorta ad oriente, ha inondato di gioia l’universo”. La “piccola luce” che illumina “la notte del mondo” e le luci sgargianti che inondano le strade in questo periodo. E’ la similitudine che da lungo tempo accompagna l’arrivo del Natale e che per il cristiano accende il momento di un esame di coscienza. Benedetto XVI lo ha messo in risalto in un passaggio della catechesi, quando ha invitato i cristiani a non farsi trovare “impreparati” dall’arrivo del Bambino di Betlemme, presi cioè soprattutto dal “rendere più bella e attraente la realtà esteriore”. “La cura che poniamo per rendere più splendenti le nostre strade e le nostre case ci spinga ancora di più a predisporre il nostro animo ad incontrare Colui che verrà a visitarci, che è la vera bellezza e la vera luce. Purifichiamo quindi la nostra coscienza e la nostra vita da ciò che è contrario a questa venuta: pensieri, parole, atteggiamenti e azioni, spronandoci a compiere il bene e a contribuire a realizzare in questo nostro mondo la pace e la giustizia per ogni uomo e a camminare così incontro al Signore”. “Segno caratteristico del tempo natalizio” è il presepe, ha ricordato Benedetto XVI: “Anche in Piazza San Pietro, secondo la consuetudine, è quasi pronto e idealmente si affaccia su Roma e sul mondo intero, rappresentando la bellezza del Mistero del Dio che si è fatto uomo e ha posto la sua tenda in mezzo a noi”. Il presepe, ha spiegato il Papa, “è espressione della nostra attesa, ma anche del rendimento di grazie a Colui che ha deciso di condividere la nostra condizione umana, nella povertà e nella semplicità”. “Mi rallegro perché rimane viva e, anzi, si riscopre la tradizione di preparare il presepe nelle case, nei posti di lavoro, nei luoghi di ritrovo. Questa genuina testimonianza di fede cristiana possa offrire anche oggi per tutti gli uomini di buona volontà una suggestiva icona dell’amore infinito del Padre verso noi tutti. I cuori dei bambini e degli adulti possano ancora sorprendersi di fronte ad essa”. Benedetto XVI ha concluso la catechesi con questo augurio: “In mezzo all’attività frenetica dei nostri giorni, questo tempo ci doni un po’ di calma e di gioia e ci faccia toccare con mano la bontà del nostro Dio, che si fa Bambino per salvarci e dare nuovo coraggio e nuova luce al nostro cammino. E’ questo il mio augurio per un santo e felice Natale: lo rivolgo con affetto a voi qui presenti, ai vostri familiari, in particolare ai malati e ai sofferenti, come pure alle vostre comunità e a quanti vi sono cari”.

Radio Vaticana, SIR

L’UDIENZA GENERALE - il testo integrale della catechesi e dei saluti del Papa

Natale 2010. Dalla Messa della Notte all'amministrazione del Battesimo ad alcuni bambini: tutti i riti presieduti da Benedetto XVI

Come ogni anno, la Santa Sede ha reso pubblico il calendario delle celebrazioni che il Papa presiederà durante le feste natalizie. Come da tradizione, il Pontefice ha previsto di celebrare le Eucaristie principali delle quattro solennità: il Natale, Maria Madre di Dio, l'Epifania e il Battesimo del Signore. In totale, quattro celebrazioni eucaristiche e i Vespri solenni del 31 dicembre. L'Ufficio per le Celebrazioni Liturgiche ha diffuso un comunicato in cui spiega alcuni dettagli che accompagneranno queste celebrazioni. In generale, la lingua ufficiale sarà il latino, ma in alcuni momenti della liturgia verranno usate altre lingue. E' previsto che in alcune celebrazioni i cardinali assistano il Papa come diaconi, senza concelebrare. Questo fatto, afferma l'Ufficio, si radica nella tradizione storica, visto che i cardinali hanno sempre garantito il servizio liturgico al Papa. Quanti ai paramenti liturgici che verranno utilizzati dal Pontefice, ha aggiunto l'Ufficio, non ci saranno novità particolari. Saranno scelti nel senso della continuità e del sano equilibrio tra passato e presente, cambiando gli stili adottati, e nel senso della nobile bellezza che spetta alla celebrazione dei misteri del Signore. Alle 22.00 del 24 dicembre, nella Basilica di San Pietro, il Papa presiederà la tradizionale Messa della Notte, che verrà preceduta da una breve veglia di preparazione in cui saranno letti testi biblici di profezie sulla venuta del Messia e che si concluderà con il canto della Kalenda, proprio della liturgia romana. L'Eucaristia sarà concelebrata dal Papa con i cardinali presenti a Roma. Il servizio liturgico sarà affidato ai seminaristi del Collegio Armeno e ad alcuni fratelli dell'Istituto Miles Christi. Insieme al Bambino Gesù, su un piccolo trono davanti all'Altare della Confessione verrà posto un evangeliario, segno dell'incarnazione del Verbo. Al termine della celegrazione, il Papa si prostrerà davanti al presepe posto nella Basilica per collocare il Bambino Gesù, e vari bambini dei cinque continenti deporranno dei fiori. Il giorno successivo, dalla Loggia della Basilica, il Papa, con mozzetta e stola e affiancato dai cardinali Agostino Cacciavillan, protodiacono, e Jean Louis Tauran, pronuncerà la benedizione “Urbi et Orbi”. La benedizione, ricorda l'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche, ha associata un'indulgenza plenaria se viene ricevuta nelle condizioni idonee. Il 31 dicembre, alle 18.00, il Papa presiederà nella Basilica di San Pietro i Primi Vespri della Solennità di Santa Maria Madre di Dio. Al termine ci saranno l'esposizione del Santissimo e la benedizione eucaristica e verrà cantato il Te Deum in azione di grazie. Il giorno dopo, sempre nella Basilica, il Papa presiederà la Messa nella 44° Giornata Mondiale della Pace alle 10.00, concelebrando con i cardinali Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, e Peter K. A. Turkson, Presidente del Pontificio Consiglio “Giustizia e Pace”, e con i monsignori Fernando Filoni, Dominique Mamberti e Mario Toso, membri dei due dicasteri. Assisteranno il Papa come diaconi i cardinali Angelo Amato e Mauro Piacenza. Da quel momento, verrà collocata nella Basilica la statua della Signora del Sacro Monte di Viggiano, prestata dal rettore di questo santuario. Il Papa venererà l'immagine al termine della celebrazione. Alla Messa parteciperanno i Pueri Cantores di tutto il mondo, che celebrano il loro XXXVI Congresso Internazionale Deus Caritas est a Roma. La Messa della Solennità dell'Epifania avrà luogo nella Basilica il 6 gennaio alle 10.00 e verrà presieduta dal Papa, che sarà assistito dai cardinali Gianfranco Ravasi e Walter Brandmüller in qualità di diaconi. Dopo la proclamazione del Vangelo, è previsto il solenne “Annuncio di Pasqua”, cantato dal diacono, come riassunto di tutta la storia della salvezza, e perché la pienezza dell'Epifania si realizza nel Triduo pasquale. Domenica 9 gennaio, il Papa presiederà la Messa nella Cappella Sistina e battezzerà 22 bambini, figli di persone che lavorano in Vaticano. I fratellini dei battezzati avranno un ruolo importante nella celebrazione, soprattutto nell'offertorio. L'Ufficio per le Celebrazioni Liturgiche ha spiegato che quel giorno verrà utilizzato l'altare antico della Cappella, per cui in alcuni momenti il Papa celebrerà dando le spalle all'assemblea.

Prossima la nomina di un salesiano cinese segretario di Propaganda Fide, una svolta importante nell'affrontare la situazione del Paese

Salvo sorprese dell’ultima ora, la notizia dovrebbe essere ufficializzata nei prossimi giorni: Benedetto XVI avrebbe deciso di nominare un prelato cinese come numero due della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, il dicastero vaticano che si occupa delle terre di missione e che ha competenza sulla Chiesa in Cina. La notizia dell’arrivo di un “vescovo cinese”, senza alcun riferimento al suo nome, è stata riportata ieri da La Stampa e dal Corriere della Sera. Non si tratterebbe però, in realtà, di un vescovo, né tantomeno di un vescovo appartenente alla cosiddetta “Chiesa clandestina”, denominazione peraltro superata dopo la lettera di Benedetto XVI ai cattolici cinesi, ma bensì di un sacerdote salesiano, che Joseph Ratzinger conosce bene di persona e stima, in quanto è membro della Commissione teologica internazionale. Il nome potrebbe essere quello di don Savio Hon Tai-Fai, che insegna teologia sistematica al Seminario teologico di Hong Kong. La designazione di Hon Tai-Fai non sarebbe comunque da leggere come una “risposta” vaticana alle ultime decisioni del governo di Pechino, vale a dire la consacrazione illecita del nuovo vescovo a Chendge, e la gestione dell’Assemblea dei rappresentanti cattolici cinesi, alla quale molti vescovi sono stati costretti a partecipare. Sembra infatti che la nomina del teologo di Hong Kong sia stata presa in considerazione e vagliata ben prima degli ultimi avvenimenti e dunque non è da mettere direttamente in relazione con l’ultima crisi. E’ innegabile però che l’arrivo del prelato cinese con il titolo di arcivescovo a Propaganda Fide, se confermata ,rappresenterebbe una svolta importante nel modo di affrontare le questioni cinesi: Hon Tai-Fai conosce bene la realtà del suo Paese e ha contatti diretti con la Chiesa cinese. Anche se è salesiano e abita a Hong Kong, come il card. Joseph Zen Zekiun, fautore di un atteggiamento più fermo nei confronti del governo di Pechino, Hon Tai-Fai è un accademico che più di una volta ha manifestato la sua indipendenza e la sua autonomia da Zen. Se la nomina sarà confermata e annunciata a giorni, si rafforzerà la linea voluta da Benedetto XVI portata avanti dalla Segreteria di Stato, emersa anche dai recenti comunicati, dai quali emerge la volontà di proseguire il dialogo e di non chiudere le porte alla trattativa, ma senza fare sconti alle autorità cinesi l’involuzione dell’ultimo periodo e per il tentativo messo in atto per cercare di controllare la Chiesa Cattolica.

Andrea Tornielli, Sacri Palazzi