lunedì 13 luglio 2009

Le vacanze del Papa. Primo pomeriggio di tutto riposo per Benedetto XVI in Valle d'Aosta. Il 'mistero' dei gatti di Les Combes

Nel suo primo giorno di vacanza in Val D'Aosta, il papa ha riposato tutto il pomeriggio nello chalet di Les Combes, 1300 metri in quota, con una vista magnifica sul Monte Bianco. E' quanto riferiscono persone del suo seguito. "E' arrivato stanco dal viaggio e dai numerosi impegni dei giorni scorsi, e non è uscito nemmeno per una breve passeggiata", hanno detto. Dalla casa di legno con il tetto in ardesia, fatta costruire nel 2000 dalla vicina colonia estiva dei salesiani per ospitare le vacanze pontificie, si diramano una serie di sentieri, tra i boschi di larici e pini, dove Papa Ratzinger è solito camminare in compagnia del suo segretario personale George Gaeswein. Quanto ai due gatti, uno grigio e uno bianco e nero, che ogni tanto si presentavano davanti alla porta della vicina colonia salesiana, oggi non si sono visti. "Nei giorni scorsi - ha riferito il sindaco di Introd Osvaldo Naudin - è stata fatta una bonifica della zona e sono state messe delle reti per bloccare gli animali selvatici. Può essere che le bestiole si siano spaventate e si siano allontanate".

Ansa

Il Papa irriso dal vaticanista del Tg3. Il direttore lo richiama formalmente. Padre Lombardi: attenzione e rispetto per la Chiesa e il Pontefice

In un servizio del Tg3 andato in onda nell'edizione di ieri sera, il vaticanista della testata scivola e ironizza sul numero di fedeli che ha ancora "il coraggio" di ascoltare gli ammonimenti del Papa all'Angelus in Piazza San Pietro. Comunicando al pubblico del Tg3 che "in vacanza con il Pontefice ci saranno due gatti", il giornalista si lascia scappare: "gli strapperanno un sorriso, almeno quanto i proverbiali quattro gatti, forse un po' di più, che hanno ancora il coraggio e la pazienza di ascoltare le sue parole". L'ironia, se c'è, non passa inosservata: "E' singolare ed inconsueto che una testata importante come il Tg3 scivoli in questa anacronistica, e volgare, deriva anticlericale", denuncia il PD Giorgio Merlo, pur ammettendo "la correttezza, l'equilibrio e il senso di responsabilità che caratterizzano il Tg3 e, in particolare, del suo attuale direttore Di Bella". Pronta la replica del direttore che, raggiunto telefonicamente all'estero dove si trova, spiega di aver "richiamato formalmente il vaticanista dopo il pezzo di ieri e prima di qualsiasi polemica". Il giornalista, riferisce Di Bella, ha spiegato che nelle sue parole non vi era "alcun intento offensivo e che c'è stato un equivoco: non aveva alcuna intenzione di irridere il Pontefice". D'altronde, aggiunge il direttore, "la linea editoriale del Tg3 è stata sempre caratterizzata da grande attenzione e rispetto per il Vaticano. Un impegno che mi sento di rinnovare, dimostrato anche in passato, come testimonia il bellissimo servizio di apertura di venerdì scorso dedicato alla visita di Obama in Vaticano e firmato dallo stesso vaticanista". "Prendo atto delle dichiarazioni del direttore del Tg3 Di Bella e mi auguro quindi che il telegiornale della terza rete sia sempre, come egli dice, effettivamente caratterizzato da attenzione e rispetto per la Chiesa e per la figura del Papa": così padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa vaticana. L'"incidente" tra il Tg3 e la Santa Sede sembra essersi conclusosi in seguito con una "cordiale" telefonata tra lo stesso direttore del Tg3 Antonio Di Bella e il portavoce della Sala Stampa Vaticana. "Ho avuto nel pomeriggio due cordiali telefonate con sia con l'onorevole Merlo, che in mattinata aveva polemizzato, e col portavoce della Sala Stampa Vaticana, Padre Lombardi", ha confermato Di Bella.

Apcom

Attentati alle chiese cristiane in Iraq. Il Papa: vicinanza spirituale alla comunità caldea. Prego per la conversione degli autori della violenza

Benedetto XVI condanna i nuovi attentati alle chiese cristiane a Bagdad, in Iraq, che hanno provocato altri morti nella comunità caldea. Lo rende noto L'Osservatore Romano che pubblica oggi il messaggio, a firma del card. Tarcisio Bertone, segretario di Stato, inviato al cardinale Emmanuel III Delly, patriarca di Babilonia dei Caldei, nel quale Papa Ratzinger "assicura la sua preghiera e la sua vicinanza spirituale alle comunità cattolica e ortodossa della capitale irachena". "Il Papa - si legge nel messaggio - prega per una conversione del cuore degli autori della violenza e incoraggia le autorità a fare tutto il possibile per promuovere una coesistenza giusta e pacifica di tutti i settori della popolazione irachena".

La Repubblica.it

L'arrivo in Valle d'Aosta, iniziate le vacanze di Benedetto XVI. Il Papa: riposo ma anche lavoro. Posto bellissimo, per questo sono tornato

Saranno vacanze di "riposo e anche di lavoro, ma soprattutto di riposo" è quanto ha annunciato Benedetto XVI, arrivando a Les Combes, la località montana della Val d'Aosta dove trascorrerà un periodo di vacanza fino al 29 luglio. "Questo posto - ha detto guardandosi attorno, appena sbarcato dall'elicottero - è veramente bellissimo". "Altrimenti - ha aggiunto sorridendo - non ci sarei tornato". Ai giornalisti che lo hanno salutato appena arrivato a Les Combes, il Papa ha rilasciatoun breve commento sul vertice dei Grandi della terra a L'Aquila: "Mi sembra che tutto al G8 sia andato molto bene".L'elicottero dell'Aeronautica Militare con a bordo Benedetto XVI e il suo seguito più ristretto è atterrato nella spianata di Les Combes, a 1300 metri di quota, poco prima delle 12.30. A dare il benvenuto al Papa le autorità locali e regionali, e un gruppo di 12 bambini, di 4-5 anni, della locale scuola materna, accompagnati dalle loro due maestre. Tutti in costume, pantaloni neri larghi, camicetta bianca e gilet rosso, i piccoli hanno augurato al Pontefice "buone vacanze", in italiano, in francese e nel dialetto del posto, il patois, e gli hanno recitato in lingua tedesca la poesia che si sono preparati per circa un mese e mezzo. Gli hanno anche donato mazzi di fiori di montagna, una Coppa dell'amicizia, con tanti beccucci, per bere tutti insieme, e una "grolla", un calice, anche esso in legno, in ricordo del Santo Graal, dove la tradizione vuole che fu raccolto il sangue di Cristo. Benedetto XVI li ha accarezzati uno ad uno, mentre il suo segretario personale, George Gaenswein, gli metteva a posto sulla testa la berretta, che il vento aveva fatto scivolare via. Tra le autorità presenti, oltre al sindaco di Introd, il paese di cui fa parte la frazione di Les Combes, Osvaldo Naudin, vi era il presidente della Regione, Augusto Rollandin e il presidente del Consiglio Regionale, Alberto Cerise, esperta guida forestale, che negli anni passati accompagnava Giovanni Paolo II nelle sue escursioni. E' il terzo anno che Benedetto XVI sceglie questa località montana.

Le vacanze del Papa. Benedetto XVI partito per la Valle d'Aosta. Nello scalo di Torino ad accoglierlo il card. Poletto

Il Papa è partito questa mattina da Roma per la Valle d'Aosta dove, fino al 29 luglio prossimo, trascorrerà un periodo di riposo nella residenza di Les Combes di Introd. L'aereo, un A319, con a bordo il Pontefice e i suoi accompagnatori è decollato per Torino alle 10.35 dall'aeroporto militare di Ciampino. Il Papa è arrivato alle 11.30 all’aeroporto torinese di Caselle. Ad attendere Benedetto XVI c’erano l’arcivescovo di Torino, cardinale Severino Poletto, il prefetto, Paolo Padoin, il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, il presidente della Provincia, Antonio Saitta e il vicepresidente della Regione, Paolo Peveraro. Ad attendere il Papa c’erano anche i vertici della Sagat, la società che gestisce lo scalo torinese: il presidente Maurizio Montagnese e l’amministratore delegato Biagio Marinò. Dal capoluogo piemontese Papa Ratzinger ha poi raggiunto Les Combes con un elicottero.In occasione della tappa torinese del Papa, l’arcivescovo di Torino, Severino Poletto, ha reso noto di avere inviato sabato scorso a Benedetto XVI un telegramma di auguri in occasione del suo onomastico. Nel messaggio Poletto esprime a Papa Ratzinger "un sincero augurio accompagnato da fervente preghiera per la Sua persona e il Suo altissimo ministero di pastore della Chiesa universale". L'arcivescovo di Torino esprime poi "un ringraziamento particolare per il dono che ci ha fatto con l'Enciclica sociale "Caritas in veritate", documento che, - sottolinea - oltre ad essere prezioso per la Chiesa, sarà di grande aiuto per illuminare le menti dei responsabili delle nazioni per creare un futuro di giustizia e di pace per tutti, soprattutto per i Paesi più poveri". "Sono uniti a me nella gratitudine e nella preghiera - conclude il card. Poletto - il presbiterio e l'intera comunità ecclesiale torinese. Imploro la Sua benedizione apostolica su di me e sulla diocesi di Torino".

Il Sussidiario.net, La Stampa, Agi